sabato 26 gennaio 2008

Thomas S. Eliot e il modernismo

Il modernismo, inteso come movimento letterario sviluppatosi fra il 1912 e la Seconda Guerra Mondiale, interessa qui dal punto di vista tecnico come forma poetica basata sull'accostamento di immagini, temi, frammenti, in assenza di linguaggio discorsivo.

La poesia di Eliot rientra in questa corrente: non presenta, cioè, un'ordinata sequenza di pensieri, quanto una serie di immagini o di quadri non collegati l'uno all'altro da connessioni logiche. Il passaggio da un'immagine ad un altra è continuo, brusco e volutamente "strano".

L'innovazione tecnica con cui Eliot esprime la propria poetica è il "correlativo oggettivo": il tentativo di comunicare i propri sentimenti non in prima persona, liricamente, ma attraverso oggetti, situazioni o eventi che - come corrispondenza non personale di quel dato sentire - siano in grado di evocare una emozione.

























La scrittura, in modo assai prevedibile, presenta i segni Disuguale metodicamente, (originalità di pensiero e di sentimento), Staccata (tendenza all'analisi) e Parca (ricerca dell'essenzialità del pensiero e della frase).
Sorprende, invece, l'intensità del segno Contorta: tendenza diretta al controllo materiale, alla psicologia un po' brusca, piuttosto stroncante, perfettamente in linea, però, con il suo desiderio di oggettività rigorosa.
Infatti coloro che hanno il segno Contorta tendono alla meccanica, in quanto questa è basata sul controllo degli ingranaggi. "Il controllo per essere vero ed efficace deve stare nella oggettività come gli ingranaggi stanno nella oggettività della loro funzione. Colui che ha Contorta ha la tendenza diretta ad essere nella oggettività." (G. Moretti, T, 243).

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