sabato 29 dicembre 2007
L'incredibile storia dell'uomo sulla Luna - Neil Armstrong e Buzz Aldrin
La mitica impresa dell'uomo sulla Luna, che ci ha infinitamente commosso, è un 'fatto' sempre più controverso. E mentre i progetti del prossimo sbarco su Marte si fanno più definiti, non si può fare a meno di chiedersi: già, ma perché si guarda così lontano quando un'impresa apparentemente molto più a portata di mano (per noi profani, naturalmente, che ci basiamo su un semplice criterio di vicinanza fisica) si è chiusa definitivamente nel dicembre del 1972?
In attesa di riposte, guardiamoci intanto le scritture dei due protagonisti più famosi: Neil Armstrong e Buzz Aldrin. E ognuno faccia le considerazioni che vuole.
Unica nota biografica:
Buzz Aldrin nella sua autobiografia Return to Earth racconta della lotta affrontata contro la depressione e contro l'alcolismo, durante gli anni che seguirono la sua carriera alla NASA.
giovedì 13 dicembre 2007
Un genio della truffa: Frank W. Abagnale
Frank William Abagnale, Jr. è riuscito con successo a farsi passare per pilota di linea, avvocato professionista e medico ospedaliero, il tutto senza alcun titolo, prima di aver compiuto 21 anni e con quella buffa espressione che si ritrova ancora adesso, che non è quella tesa di Leonardo di Caprio, che l'ha impersonato nel film "Prova a prendermi", ma molto più giocosa, quasi di bambino un po' troppo cresciuto.
Abagnale, che riuscì con altrettanto successo a falsificare e incassare assegni per un importo complessivo superiore ai 2,5 milioni di dollari, dopo aver scontato un certo numero di anni in prigione, diventò un esperto in merito alle tecniche di falsificazione fornendo consulenze alla stessa F.BI - Financial Crimes Unit.
La sua storia, come abbiamo già ricordato, è narrata nel film "Prova a prendermi", con un eccezionale Leonardo di Caprio nel ruolo di Frank Abagnale. Ma molto più interessante, dal punto di vista psicologico e grafologico, è lo stesso Frank Abagnale, che parla della sua vita nel documentario allegato al film in DVD "Behind the Camera".
La grafologia non può che confermare la grande naturalezza (Fluida 8/10, Veloce) e quindi la grande spontaneità e immediatezza che appartiene alla personalità; segnala anche l'intensa strettezza tra lettere, indice di meccanismi difensivi dell'io molto attivati, e la presenza di quel riccio finale che potrebbe essere anche un riccio del nascondimento.
Impressioni iniziali, in attesa di trovare un gesto grafico un po' più articolato.
venerdì 30 novembre 2007
Le donne e il potere - Evita Duarte Peron
In questo caso, a differenza di Eva Braun, non c'è alcun dubbio che - prima ancora di vedere la scrittura - ci si aspetta comunque qualcuno con una notevole grinta, perché la sua storia è quella di una donna che, nata illegittima, conquista un enorme potere personale, acquisito non solo tramite il matrimonio, ma grazie alle sue indiscusse capacità di realizzazione pratica.
La grinta non è quella del calibro grande (Alta-Allungata), come potrebbero far pensare alcune sue esagerazioni presenzialiste, anche nei vestiti e nei gioielli, ma quella dell'Angolo A e B sopra media, al punto da entrare, nel secondo campione di scrittura, nel segno Acuta.
Ed è l'intelligenza acuta, come dice Moretti, che ha bisogno di curare di più le esteriorità "a causa del suo io più accessibile al timore di vulnerabilità."
Trovarsi così in alto, senza la cultura o l'educazione che normalmente creano quella capacità di muoversi senza sforzo in ambienti riconosciuti come appartenenti a sé dalla nascita, ha richiesto una mobilitazione totale delle risorse della personalità, quali appunto l'Angolo A e B sopra media, per radicarsi nelle pretese dell'io, il Pendente per la capacità istintiva di creare relazioni sociali, l'Accurata per la compitezza della presentazione (e il controllo esteriore per reggere le sconfitte e moderare, almeno apparentemente, la spinta alla vendetta), l'Attaccata per la continuità del movimento e le Aste rette per l'inflessibilità delle determinazioni.
Un insieme di caratteristiche che l'hanno spinta in modo coerente verso quel movimento di rivendicazione, populista quanto si vuole, di chi non dimentica, per la capacità della personalità di ricordare intensamente le privazioni subite.
domenica 18 novembre 2007
Le donne e il potere - Eva Braun
In qualche modo, grazie alla sua indiscutibile grinta (Dritta, Aste rette, Angoli A e B) riesce a spuntarla e a diventare, infine, la donna riconosciuta del capo, sbaragliando le numerosissime rivali con cui Hitler la tradiva ripetutamente.
Grande forza interiore nel sopportare le avversità, capacità di giocare colpi di scena ad effetto (Accurata, Disuguale metodicamente, Ricci della mitomania 5/10) per sbaragliare le resistenze dovute all'affettività incostante di Hitler e radicamento in un'azione prevalentemente diretta dal sentimento privo di ponderazione (Larga tra parole 1-2) fanno di lei una donna da non sottovalutare (non è esattamente il tipo da associare alla classica immagine intesa come 'riposo del guerriero').
L'angolosità diffusa segnala che il movimento difensivo della personalità entra in azione in modo indifferenziato di fronte ad ogni stimolo esterno, anche se neutro, evidenziando una stereotipia dovuta a una ferita profonda nel sentimento femminile di relazione.
domenica 28 ottobre 2007
Albert Gore, Premio Nobel per la pace 2007
OSLO - L’ex vice presidente americano Al Gore ha vinto il premio Nobel per la pace 2007 insieme al Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici (Ipcc) dell’Onu.
La motivazione del comitato per il Nobel per la pace riporta «gli sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall’uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti».
Gore «da lungo tempo è un ambientalista e politico che si è reso conto conto delle sfide climatiche che la Terra affronta, e il suo lavoro di divulgazione ha rafforzato la lotta contro i mutamenti climatici».
NOBEL - È il secondo premio Nobel per la pace che in pochi anni va a chi si è occupato di tematiche ambientaliste, come non è mai avvenuto in oltre cento anni di vita del prestigioso premio e a dimostrazione di una grande attenzione ai temi dell’ambiente. Infatti nel 2004 il Nobel venne assegnato all’ambientalista e pacifista keniana Wangari Maathai.”
Grafologicamente, la scrittura presenta un tal numero di qualità da rendere un'eventuale analisi quasi scontata per eccesso di doti intellettive e di cuore del tutto sostanziali: è presente la triplice larghezza equilibrata superiore, indice di capacità mentali di grande respiro e molto equilibrate; un forte Disuguale metodico, indice di intuizione fortemente originale; il segno Sinuosa che segnala le capacità di penetrazione psicologica; il segno Parca che, in questo contesto, rafforza la ponderazione e "favorisce la sostanzialità dell'intellezione".
domenica 14 ottobre 2007
Harry Truman e la bomba atomica
Harry Truman divenne presidente nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale (12.04.45). Spettò a lui, dunque, la grave decisione di sganciare la prima bomba atomica su Hiroshima, il 6 agosto 1945, e la seconda su Nagasaki, tre giorni dopo.
Le bombe erano state costruite nel megalaboratorio di Los Alamos da un gruppo di scienziati diretti dal fisico Robert Oppenheimer, che il 17 marzo 1946 confessò a Harry Truman: "Sento che abbiamo le mani macchiate di sangue". Pare che il Presidente degli Stati Uniti abbia risposto: "Poco male, verrà via sotto il rubinetto". Aggiungendo disgustato poco dopo al Sottosegretario di Stato Dean Acheson: "Non portarmi più quell'individuo. Dopotutto, lui non ha fatto altro che fabbricare la bomba. Sono io che l'ho fatta scoppiare!" (1)
Al di là del fatto che il dialogo si sia svolto proprio in questi termini, tali da testimoniare la freddezza del politico, è comunque interessante gettare uno sguardo sulla struttura di personalità che ha fronteggiato un momento tanto critico per le sorti dell'umanità.
La durezza, in effetti, gli appartiene come estensione delle Aste rette: 10/10 del segno, che "impennano l'io nell'inflessibilità", come dice Moretti; ma anche "il soggetto, messo nel cimento dei contrasti, sa trovare il modo di affrontarli."
Decisioni guidate da notevoli capacità intuitive (Disuguale metodicamente), ma prive di ponderazione (scarso Largo tra parole), quindi adatto a rappresentare la sicurezza soggettiva (intellettiva e morale) nel movimento di espressione di sé, in un momento in cui di certezze su cosa era giusto fare probabilmente ce n'erano poche; e non è detto che la sicurezza sentita sia sempre anche del tutto rispondente all'oggettività dei fatti, che magari richiederebbero una ulteriore indagine.
("l'inflessibilità ... tende a non piegarsi per discutere, per cui può facilmente dar luogo ad errori, i quali sostenuti a qualunque costo diventano menzogne"; "l'inflessibilità ... non ammette la lotta e non si abbassa a discutere.")
I ricci saltuari, prolungati in linea retta, rafforzano la sicurezza anche nel movimento di relazione, per cui se l'interlocutore non ha proprio capito che deve cedere, la personalità può mettere in atto, in aggiunta alle modalità abituali, l'assalto diretto (ricci dell'arditezza, a volte anche della collera).
1. dalla recensione della biografia Oppenheimer, di Abraham Pais, Mondadori Editore, pubblicata su Repubblica il 24.05.07
domenica 30 settembre 2007
Harriet Beecher Stowe - "L’abolizione della schiavitù passò anche attraverso la sua penna"
Interessante scrittura per lo studio dei ricci: molti dell'Ammanieramento, un po' del Soggettivismo e parecchi della Confusione.
E' un dato di fatto che i Ricci dell'Ammanieramento, che indicano "l'abilità di manipolare le diverse tendenze sortite da natura per accomodarle al conseguimento dello scopo che il soggetto si prefigge di raggiungere" (Moretti) sono in via di estinzione. E' difficile trovarli nelle scritture di mezza età, sono quasi impossibili nelle scritture dei giovani, mentre possono essere presenti nelle scritture delle persone più anziane come retaggio di un'educazione passata.
I Ricci dell'Ammanieramento indicano un tipo di manipolazione che si avvale molto di affettazione, adulazione, insinuazione, ipocrisia, ostentazione di bei sentimenti, prediche moraleggianti, ecc., tutte caratteristiche per cui Moretti nutriva una particolare avversione.
Mentre è chiaro che l'educazione attuale punta molto sulla sincerità, sulla libertà di autodeterminazione e di espressione diretta del vissuto individuale. Essendo una libertà reale, ognuno di noi ha meno bisogno di fingere di essere quello che non è, o di dire quello che non pensa, ed ecco perché i Ricci dell'Ammanieramento sono in via di estinzione, come del resto lo sono anche i Ricci del Nascondimento.
domenica 16 settembre 2007
don Lorenzo Milani - L'obbedienza non è più una virtù
E come potrebbe l'obbedienza essere una virtù per chi ha il segno Contorta, indice diretto - come dice Moretti - del sovversivismo?
La contorsione brusca tra le lettere è molto evidente, ed accompagna il segno Sinuosa. Quindi quella di don Milani è una psicologia un po' stroncante, legata a quell'altruismo brusco che effettivamente lo caratterizzava.
A lui si addice quanto scriveva Moretti a proposito del segno Contorta: "La verità che cerca è cesellata e deve scoprirne e distinguerne bene tutta la nettezza, perché la verità non ha sinuosità di impressioni e di espressioni, né piegature di vesti, ma è nuda nella sua crudezza ed è cruda nella sua nudità." (Trattato di Grafologia)
venerdì 17 agosto 2007
L'umorismo di Stanlio e Ollio
Sono molti gli attori che, a ben guardare, recitano semplicemente se stessi. Il che vale in modo particolare per Stanlio e Ollio.
Spiegare il motivo del loro successo, per Oliver Hardy, era semplicissimo: "Il mondo è pieno di persone come Stanlio e Ollio. Basta guardarsi attorno: c'è sempre uno stupido al quale non accade mai niente, e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti. Solo che non lo sa." (2)
- scrittura di Oliver Hardy
In effetti Ollio rappresenta l'ottimismo ingenuo del Curva-Fluida (e qui anche Attaccata), che crede tutto facile perché letteralmente non vede gli ostacoli, o li sfuma, e pensa sia sufficiente superarli a parole.
- scrittura di Stan Laurel
Stanlio, invece, è di una precisione maniacale.
Nella firma aderisce maggiormente allo stereotipo del personaggio che vede i pericoli, ma non ha il coraggio o la prontezza per agire (Accurata, Lenta).
Mentre in realtà nel testo riportato sopra appare un ponderato-calmo, perfettamente in grado di concludere cogliendo la sostanza e nello stesso tempo mettendo i puntini sulle i.
Pare che anche Ollio avesse colto la maggiore saggezza dell'amico, perché lasciava a lui tutte le decisioni relative al loro lavoro in comune. "Chiedete a Stan, ... se va bene a lui va bene anche a me". (3)
1,2,3 - citazioni tratte da "Il Venerdì di Repubblica, del n. 10.08.07, pagg. 48-49))
giovedì 16 agosto 2007
L'America celebra Elvis Presley (8.01.35-16.08.77) nel trentesimo anniversario della sua morte
Nel primo emerge il suo aspetto passionale, legato alla grande generosità del sentimento (Curva, Larga tra lettere) e allo slancio estroversivo (Slanciata), che permettono alla personalità di cogliere anche telepaticamente (Pendente) le passioni umane (Sinuosa) e di esprimerle in modo originale (Disuguale metodicamente).
La combinazione Curva-Sinuosa-Larga tra lettere si presenta molto frequentemente nelle scritture dei musicisti, siano essi compositori o cantanti, in quanto segnala la dominanza del sentimento romantico (anche nel re del rock and roll).
Forti anche le doti di volontà, date dal radicamento nella sua unicità (Angoli A) e dalla sicurezza nell'espressione di ciò che sente vero per sé (Aste rette).
Nel secondo campione, che risale alla fine del 1970, la scrittura segnala, tramite la forte riduzione della larghezza tra lettere, che Elvis Presley è entrato in una fase involutiva legata alla diffidenza. La perdita della fluidità, dello slancio e dell'apertura mentale, inoltre, oltre che confermare l'impossibilità di affidarsi a quel movimento istintivo libero e generoso che lo caratterizzava in precedenza, è resa ancora più evidente dalla presenza di numerose stentatezze e contorsioni grafiche. Sono queste ultime che colpiscono maggiormente, considerato anche il fatto che in quel periodo Elvis aveva solo 35 anni. È chiaro che prima di esprimersi in senso interpretativo psicodiagnostico andrebbe verificata l'integrità delle sue condizioni fisiche (magari scriveva con la mano ingessata?) e solo successivamente l'integrità delle condizioni psichiche (di cosa si faceva esattamente per ridursi così?)
Certo che non è facile per nessuno mantenere l'apertura e l'entusiasmo che si associano in genere alla gioventù. Ma in questo caso il successo ha letteralmente stritolato il giovane ed entusiasta Elvis