venerdì 30 novembre 2007

Le donne e il potere - Evita Duarte Peron


In questo caso, a differenza di Eva Braun, non c'è alcun dubbio che - prima ancora di vedere la scrittura - ci si aspetta comunque qualcuno con una notevole grinta, perché la sua storia è quella di una donna che, nata illegittima, conquista un enorme potere personale, acquisito non solo tramite il matrimonio, ma grazie alle sue indiscusse capacità di realizzazione pratica.
La grinta non è quella del calibro grande (Alta-Allungata), come potrebbero far pensare alcune sue esagerazioni presenzialiste, anche nei vestiti e nei gioielli, ma quella dell'Angolo A e B sopra media, al punto da entrare, nel secondo campione di scrittura, nel segno Acuta.
Ed è l'intelligenza acuta, come dice Moretti, che ha bisogno di curare di più le esteriorità "a causa del suo io più accessibile al timore di vulnerabilità."


Trovarsi così in alto, senza la cultura o l'educazione che normalmente creano quella capacità di muoversi senza sforzo in ambienti riconosciuti come appartenenti a sé dalla nascita, ha richiesto una mobilitazione totale delle risorse della personalità, quali appunto l'Angolo A e B sopra media, per radicarsi nelle pretese dell'io, il Pendente per la capacità istintiva di creare relazioni sociali, l'Accurata per la compitezza della presentazione (e il controllo esteriore per reggere le sconfitte e moderare, almeno apparentemente, la spinta alla vendetta), l'Attaccata per la continuità del movimento e le Aste rette per l'inflessibilità delle determinazioni.
Un insieme di caratteristiche che l'hanno spinta in modo coerente verso quel movimento di rivendicazione, populista quanto si vuole, di chi non dimentica, per la capacità della personalità di ricordare intensamente le privazioni subite.

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