"Quando mi fu chiesto" confessò a un amico, "perché proprio io avevo scoperto la teoria della relatività, mi sembrò che ciò era dovuto alla seguente circostanza. L'adulto normale non si preoccupa mai dei problemi spazio-temporali. Tutto ciò che c'è da pensare al riguardo, a suo parere, è stato già pensato nella sua prima infanzia. Io, al contrario, mi sono sviluppato così lentamente che ho cominciato a pormi domande sullo spazio e sul tempo soltanto quando ero ormai un adulto. Di conseguenza, ho studiato il problema più a fondo di quanto avrebbe fatto un bambino comune". Non si potrebbe essere più modesti, né definire l'intuizione con maggiore semplicità. (tratto da Arthur Koestler, L'atto della creazione, Ed. Astrolabio, pag.165)
Non manca mai di stupire questo suo totale disinteresse per recitare il ruolo di genio, che i mass media erano ansiosi di attribuirgli!
mercoledì 17 dicembre 2008
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