"Il pensiero di Faraday era quasi completamente visivo e sorprendentemente alieno dalla matematica. Egli non era portato per la matematica, né aveva ricevuto un'istruzione formale in questa materia che ignorava completamente, a parte i più semplici rudimenti di aritmetica. Eppure poteva 'vedere' le tensioni che circondavano i magneti e le correnti elettriche visualizzandole come curve nello spazio, e coniò la frase 'linee di forza' per designarle. (...)
Faraday vedeva l'intero universo come composto di queste linee di forza e vedeva la luce come una radiazione elettromagnetica. Le sue intuizioni puramente immaginarie portarono non a semplici teorie ma a risultati pratici, compresa l'invenzione della dinamo e del motore elettrico.
Nel 1881 Hermann von Helmoltz, uno dei più grandi fisici matematici del suo tempo, rese omaggio al genio di Faraday, nel discorso in memoria dello scienziato:
"E' quanto mai strabiliante considerare il gran numero di teoremi generali, la cui deduzione metodica richiede le più elevate capacità di analisi matematica, da lui scoperti grazie a una sorta di intuito, con la sicurezza dell'istinto, senza l'ausilio di una sola formula matematica."(1)
La scrittura di Faraday, effettivamente, dimostra poca attitudine alla matematica. Ciò che colpisce, trattandosi di un fisico, è la notevole indeterminatezza della scrittura a livello formale (Gettata via). Quindi la mente lavora principalmente tramite l'intuizione concettuale (Disuguale metodico, Triplice larghezza con larghezza tra parole disomogenea) e l'immedesimazione affettiva (Pendente, Filiforme), alternando a questi momenti di adesione improvvise contorsioni (Contorta), che implicano controlli bruschi. Questo movimento di controllo appare il principale richiamo alla concretezza oggettiva.
La scrittura è assai oscura, quindi difficilmente il controllo può vertere su dati oggettivi, intesi come materia prima di lavoro di un fisico sperimentale. Forse questo spiega perché percepisse soprattutto correnti energetiche, in quanto la personalità appare più dotata in senso sensitivo e telepatico (Filiforme, Pendente).
1. Larrey Dossey, Alla ricerca dell'anima, Sperling & Kupfer Editori
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