domenica 31 ottobre 2010

Le "Strane creature" scoperte da Mary Anning


Disegno del plesiosauro che Mary Anning scoprì nel 1821

Bello il romanzo di Tracy Chevalier, Strane creature, basato sulla storia vera di Mary Anning (1799-1847), ricercatrice di fossili e paleontologa, che divenne famosa nel mondo scientifico dell'epoca grazie alle sue importanti scoperte di resti del Giurassico, fra le scogliere del Dorset e del Devon.
Fin da bambina imparò dal padre a riconoscere, prelevare, ripulire e vendere fossili, perfettamente ricomposti, nonostante si trattasse di animali ancora del tutto sconosciuti.

"Meraviglioso esempio del favore divino, quella povera ragazza ignorante ... grazie alle sue letture e alla sua diligenza, è arrivata a un grado di conoscenza tale da potersi intrattenere con professori ed altre persone competenti, e tutti riconoscono che ne capsice più di scienza di chiunque altro nel regno", scrive Lady Harriett Silvester nel 1824.


Questa ragazza 'ignorante' era talmente competente nel suo campo da essere in corrispondenza con molti eminenti geologi del suo tempo, tra i quali William Buckland, a cui è diretta la lettera sotto riportata (non datata).


Non stupisce, nella scrittura di Mary Anning, la presenza di importanti segni sostanziali che indicano la forza della sua mente e del suo carattere: in primo luogo il Disuguale metodicamente sopra media (almeno 7/10) per l'originalità; gli Angoli A per l'intraprendenza e la piena attivazione delle risorse dell'Io; Slanciata per il forte intuito pratico che la guidava nella sua ricerca; Pendente per il bisogno di entrare in relazioni affettive con il mondo; larghezza tra parole sotto media, tale da non ostacolare l'immediatezza della visione intuitiva che la caratterizzava.

La scrittura, come si vede, appare quella tipica di una persona molto scolarizzata, pur essendo stata troppo povera per aver potuto usufruire di una qualsiasi istruzione formale.