"Strano destino quello toccato ad Harriet Beecher-Stowe e al suo romanzo più famoso, La capanna dello zio Tom: poco più di un secolo e mezzo fa godettero di un’immensa popolarità che travalicò i confini degli Stati Uniti ed oggi, invece, quel libro e la sua autrice sono dimenticati dai lettori e irrisi dai critici. Addirittura la cultura afroamericana ha assunto il protagonista di quelle pagine come la figura emblematica del nero integrato e imbelle, incapace di concepire e praticare qualsiasi progetto di effettiva liberazione. Eppure, un presidente degli Stati Uniti severo come Abramo Lincoln riconobbe la funzione storica di quel libro nel promuovere la causa dell’abolizione della schiavitù… " (tratto dal sito www.scienzaepace.unipi.it)
Interessante scrittura per lo studio dei ricci: molti dell'Ammanieramento, un po' del Soggettivismo e parecchi della Confusione.
E' un dato di fatto che i Ricci dell'Ammanieramento, che indicano "l'abilità di manipolare le diverse tendenze sortite da natura per accomodarle al conseguimento dello scopo che il soggetto si prefigge di raggiungere" (Moretti) sono in via di estinzione. E' difficile trovarli nelle scritture di mezza età, sono quasi impossibili nelle scritture dei giovani, mentre possono essere presenti nelle scritture delle persone più anziane come retaggio di un'educazione passata.
I Ricci dell'Ammanieramento indicano un tipo di manipolazione che si avvale molto di affettazione, adulazione, insinuazione, ipocrisia, ostentazione di bei sentimenti, prediche moraleggianti, ecc., tutte caratteristiche per cui Moretti nutriva una particolare avversione.
Mentre è chiaro che l'educazione attuale punta molto sulla sincerità, sulla libertà di autodeterminazione e di espressione diretta del vissuto individuale. Essendo una libertà reale, ognuno di noi ha meno bisogno di fingere di essere quello che non è, o di dire quello che non pensa, ed ecco perché i Ricci dell'Ammanieramento sono in via di estinzione, come del resto lo sono anche i Ricci del Nascondimento.
domenica 30 settembre 2007
domenica 16 settembre 2007
don Lorenzo Milani - L'obbedienza non è più una virtù
E come potrebbe l'obbedienza essere una virtù per chi ha il segno Contorta, indice diretto - come dice Moretti - del sovversivismo?
La contorsione brusca tra le lettere è molto evidente, ed accompagna il segno Sinuosa. Quindi quella di don Milani è una psicologia un po' stroncante, legata a quell'altruismo brusco che effettivamente lo caratterizzava.
A lui si addice quanto scriveva Moretti a proposito del segno Contorta: "La verità che cerca è cesellata e deve scoprirne e distinguerne bene tutta la nettezza, perché la verità non ha sinuosità di impressioni e di espressioni, né piegature di vesti, ma è nuda nella sua crudezza ed è cruda nella sua nudità." (Trattato di Grafologia)
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