 "Funzionavano anche fuori dallo schermo, quello era il segreto", pare abbia detto di loro il regista L. McCarey nel 1925. (1)
"Funzionavano anche fuori dallo schermo, quello era il segreto", pare abbia detto di loro il regista L. McCarey nel 1925. (1)Sono molti gli attori che, a ben guardare, recitano semplicemente se stessi. Il che vale in modo particolare per Stanlio e Ollio.

Spiegare il motivo del loro successo, per Oliver Hardy, era semplicissimo: "Il mondo è pieno di persone come Stanlio e Ollio. Basta guardarsi attorno: c'è sempre uno stupido al quale non accade mai niente, e un furbo che in realtà è il più stupido di tutti. Solo che non lo sa." (2)
- scrittura di Oliver Hardy

In effetti Ollio rappresenta l'ottimismo ingenuo del Curva-Fluida (e qui anche Attaccata), che crede tutto facile perché letteralmente non vede gli ostacoli, o li sfuma, e pensa sia sufficiente superarli a parole.
- scrittura di Stan Laurel

Stanlio, invece, è di una precisione maniacale.
Nella firma aderisce maggiormente allo stereotipo del personaggio che vede i pericoli, ma non ha il coraggio o la prontezza per agire (Accurata, Lenta).
Mentre in realtà nel testo riportato sopra appare un ponderato-calmo, perfettamente in grado di concludere cogliendo la sostanza e nello stesso tempo mettendo i puntini sulle i.
Pare che anche Ollio avesse colto la maggiore saggezza dell'amico, perché lasciava a lui tutte le decisioni relative al loro lavoro in comune. "Chiedete a Stan, ... se va bene a lui va bene anche a me". (3)
1,2,3 - citazioni tratte da "Il Venerdì di Repubblica, del n. 10.08.07, pagg. 48-49))
 
 


